Partecipanti, e se parlassimo di Qualità?
Può sembrare banale associare le parole “partecipanti” e “qualità”, quando si parla di studi qualitativi, eppure questi due concetti sono essenziali per ottenere un progetto di successo. Questo articolo mira a rivedere gli elementi chiave di un buon partecipante.
Il giusto profilo...Fin dal lancio del progetto dobbiamo chiederci "Chi": chi è esattamente la persona che vogliamo intervistare? Più caratteristiche e criteri precisi avrà il profilo, più sarà facile per il reclutatore valutare la propria capacità di reclutare tale profilo, e proporre una tempistica e una metodologia di reclutamento adeguate, in poche parole un preventivo attendibile.
I due elementi cruciali:- Criteri comuni: criteri trasversali riscontrabili in ciascun gruppo o comunità reclutati, che potrebbero richiedere un'equa distribuzione (esempio: età, condizione socio-economica, gender, ecc.).
- Criteri specifici: sono il cuore dello studio. Si riferiscono a criteri che differiscono da un gruppo all'altro. L'azienda committente deve fornire tutti i criteri necessari per permettere al reclutatore di trovare il target più adatto (esempio: Gruppo 1, consumatori di croissants al cioccolato Gruppo 2, consumatori di croissants alla crema, Gruppo 3, consumatori di croissants alla marmellata...).
Può esserci una notevole differenza tra i profili “attesi” e la realtà. Su questo punto, clienti e reclutatori devono restare vigili. Esistono diversi modi per evitare delusioni, ad esempio conoscere il tasso di incidenza o esaminare l'area geografica interessata con le sue specificità, può anche evitare di avviare un processo di reclutamento impossibile ("Sto cercando anziani che utilizzino giornalmente il monopattino elettrico in zone rurali"). Tuttavia, la realtà sul campo non deve essere considerata come un “problema” ma piuttosto come una lezione, un'idea guida per il resto del progetto.
Il giusto monitoraggio sul campo
Il “follow up” o monitoraggio, durante tutta la fase di reclutamento, fino al giorno del progetto e anche dopo, è essenziale per garantire al cliente un field di successo. "Monitorare" un progetto significa:
- Monitorare” i reclutamenti già effettuati dal cliente su progetti precedenti. Questo ci aiuterà ad evitare di inviare rispondenti che hanno già partecipato ad uno studio simile o addirittura proporre profili “pro” che, come sappiamo fin troppo bene, possono inficiare l'intero progetto. L’argomento “pro” è sicuramente l'aspetto più problematico incontrato dai recruiter, esso sarà infatti oggetto di un articolo dedicato nelle prossime settimane.
- Infine “monitorare” significa seguire da vicino i partecipanti, mantenere i contatti con loro una volta confermato il loro profilo, assicurarsi di condividere informazioni corrette, tenere alta la loro motivazione, creare un ambiente di fiducia. Può sembrare semplice e banale, ma queste buone pratiche sono troppo spesso trascurate e possono avere un impatto negativo sulla ricerca (i partecipanti non si presentano, non sono impegnati, non mostrano interesse, ecc.).
Ed infine, l'atteggiamento giusto...
È responsabilità del reclutatore assicurarsi che i partecipanti reclutati abbiano l'atteggiamento giusto per il tema in questione, siano impegnati e attenti, dimostrino creatività / curiosità e, ovviamente, siano motivati dal tema trattato. Questi elementi, anche se talvolta difficili da individuare, devono essere presi in considerazione in fase di reclutamento. Su quest'ultimo punto sono sempre fondamentali i feedback costruttivi del reclutastore e del moderatore, che consentono reclutamento dopo reclutamento di offrire profili sempre più adeguati alle aspettative.